L’inclusività come pilastro
- Pubblicato da: Giulia Proietti
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L'evento sulla parità di genere e sul libro/protocollo No Women No Board al "Women and City Festival" 2025
Lo scorso 24 ottobre, nell’ambito del Women and City Festival promosso dall’Associazione Torino Città per le donne + in collaborazione con l’Università di Torino, la Prof.ssa Mia Callegari, co-coordinatrice dell’Hub Genere e sostenibilità del Dipartimento di Giurisprudenza , e la Prof.ssa Stefania Gianoncelli, componente del team di ricerca del progetto 4EGE, coordinato dalla prof.ssa Eva R. Desana, sono intervenute all’incontro “NO WOMEN NO BOARD: l’inclusività come pilastro. Il protocollo No women no board e il libro: How Gender Diversity is Reshaping Corporate Governance around the World” (a cura di Mia Callegari e Eva R. Desana), moderato da Carmine Festa, caporedattore responsabile dell’edizione torinese del Corriere della Sera.
Un dialogo intenso, che ha intrecciato esperienze personali e prospettive giuridiche per affrontare il tema della parità di genere nella governance d’impresa.
La Prof.ssa Callegari, aprendo il confronto, ha ricordato come la presenza femminile nei ruoli apicali delle aziende resti ancora limitata – solo il 6% dei posti chiave è oggi occupato da donne – nonostante i progressi resi possibili dalla legge che impone una quota minima di rappresentanza nei consigli di amministrazione delle società quotate.
Accanto ai dati, la docente ha condiviso anche la propria esperienza professionale, testimoniando le difficoltà di conciliare carriera e vita familiare in un contesto ancora poco inclusivo, e l’importanza di costruire un ambiente di lavoro in cui le donne (ma anche gli uomini) non debbano rinunciare ad aspetti importanti della propria vita per essere riconosciute.
La Prof.ssa Gianoncelli ha invece illustrato il progetto 4EGE, che mira a promuovere la parità di genere nelle imprese attraverso strumenti concreti, dalla certificazione di genere alle politiche di welfare sensibili ai carichi di cura. Ha inoltre evidenziato il rischio che alcune agevolazioni fiscali, se non ben calibrate, possano rinforzare stereotipi di genere invece di ridurli. Si è anche sottolineata l’importanza delle buone pratiche, quale è il progetto NO WOMEN NO BOARD dell’Associazione Torino Città per le donne +, che promuove l’assunzione su base volontaria da parte delle imprese di alcuni impegni volti a incrementare la presenza delle donne negli organi apicali delle società e a migliorare il clima aziendale, anche attraverso la promozione di pratiche volte alla conciliazione fra vita lavorativa e vita familiare e attraverso il contrasto alla violenza di genere. Il Protocollo era già stato presentato nell’edizione precedente del Festival Women and the City ed è illustrato ampiamente nel sito di Torino Città per le donne al link.
Dalla normativa alla cultura aziendale, il confronto ha mostrato come il cammino verso la parità sia complesso e multilivello, ma anche come la diversità rappresenti oggi un fattore strategico per la competitività e la qualità della governance delle imprese.
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